Monitoraggio

Gentile cittadino, chiediamo la tua collaborazione al progetto proponendoti di rispondere alle domande sulle tue preferenze e abitudini riguardo il libro e la lettura.

Puoi aggiungere nome e cognome alla fine del questionario, oppure no, ti chiediamo di specificare: età – genere – luogo di residenza.
Tutte le risposte, qualora pubblicate, saranno utilizzate in forma anonima.

clicca qui per scaricare la scheda del monitoraggio ex ante

Una volta compilato puoi mandarlo via mail: vocabolomacchia@gmail.com
Oggetto: monitoraggio Libro Abitato.

Grazie!
Associazione Ippocampo

Dal monitoraggio ex ante …


Monitoraggio ex post

Questionario monitoraggio finale somministrato al Gruppo laboratorio del Libro abitato

Ti chiediamo di rispondere con molta libertà, anche se hai partecipato parzialmente al percorso, a tutte o solo alle domande che vuoi, alcune sono simili. Puoi scegliere in ordine sparso, utilizzando il numero come riferimento. Oltre a rispondere con un semplice Si/No, ci auguriamo tu voglia argomentare, in breve, ma con tua soddisfazione.

Per rispettare la tua privacy, le risposte al monitoraggio restano in forma anonima.

A fine percorso puoi dire che:

  1. Sia cambiato qualcosa nel rapporto con la tua voce?
  2. Quando ti ascolti ora, la senti diversa?
  3. Con quali parole definiresti le differenze nelle qualità/caratteristiche della tua voce tra prima e dopo laboratorio?
  4. Ti sembra di saper gestire meglio la tua voce ora, nella lettura e/o nella vita di tutti i giorni?
  5. Hai maggiore consapevolezza della tua voce?
  6. Hai trovato nuove sfumature nella lettura e nella tua voce? Quali?
  7. Ti sei accorto/a che agli altri piaceva sentirti leggere?
  8. Hai ascoltato con più gusto/attenzione, le letture degli altri?
  9. Hai compreso meglio i contenuti di ciò che hai letto ad alta voce?
  10. Hai assaporato meglio i contenuti di ciò che altri hanno letto ad alta voce?
  11. Ti sei stupito/a della tua capacità di far vivere/interpretare il testo letto ad alta voce?
  12. Hai preso nuove abitudini di lettura ad alta voce con amici / familiari?
  13. Cosa è successo quando hai iniziato a inventare storie, ti ha stimolato una lettura più intensa?
  14. E nella registrazione e nel riascoltare la tua voce?
  15. Potresti indicare con semplici parole due scale di emozioni provate nella lettura ad alta voce durante il laboratorio, una per il primo periodo e una per l’ultimo?
  16. Le letture in diretta facebook ti hanno messo di fronte a …? racconta …
  17. Cosa ti ha stupito in questo percorso. Di te? Degli altri?
  18. Cosa non ti aspettavi di fare nel laboratorio?
  19. Come non ti aspettavi di reagire alle proposte dei conduttori del laboratorio?
  20. Ti sei sentita attiva, partecipe e accolta, durante il laboratorio?
  21. Ritieni che la forma -laboratorio adottata fosse adeguata alle circostanze (periodo di pandemia)?
  22. Ci sono state esperienze che avresti voluto sviluppare di più?
  23. Hai preso appunti delle pratiche realizzate durante il percorso?
  24. Nell’esperienza del Laboratorio ritieni di esserti messa in gioco, poco, molto o …?
  25. Parlando del tema di partenza: “5 sensi + 1, la propriocezione” Cosa hai scoperto nei brani che hai scelto di registrare?
  26. Come hai organizzato la ricerca dei brani/libri sul tema?
  27. A quale biblioteca/libreria hai fatto maggiormente riferimento?
  28. Cosa hai incontrato, scoperto, nelle voci degli altri?

Dal questionario …
una selezione di risposte, prevalenti e rappresentative

su una base di dodici schede compilate. Le scuole non hanno preso parte al monitoraggio.

A fine percorso puoi dire che:

  1. Sia cambiato qualcosa nel rapporto con la tua voce?
    Si, si, sono più attenta alla mia voce!

  2. Quando ti ascolti ora, la senti diversa?
    Si – No – Più che diversa forse ora mi ascolto di più.

  3. Con quali parole definiresti le differenze nelle qualità/caratteristiche della tua voce tra prima e dopo laboratorio?
    Mi sembra che sia più presente, che mi resti meno nella gola e che ci sia l’intenzione di farla arrivare agli altri. E’ come se avessi sentito/capito che la voce esprime quello che sono. Ne ho maggiore consapevolezza e quindi cerco di usarla al meglio per esprimermi. La tiro fuori un po’ di più.

  4. Ti sembra di saper gestire meglio la tua voce ora, nella lettura e/o nella vita di tutti i giorni?
    Sicuramente si, c’è molta più attenzione alla forza, al volume, alle intonazioni, oltre che al significato di quello che leggo o/e dico. Senz’altro. Ci gioco di più e sono più consapevole di giocarci.

  5. Hai maggiore consapevolezza della tua voce?
    Si, decisamente, ho imparato ad ascoltarmi di più.

  6. Hai trovato nuove sfumature nella lettura e nella tua voce? Quali?
    Ho scoperto che con la voce puoi trasmettere emozioni e sentimenti, che può avere tanti colori ,che può allontanare o avvicinare. Ho capito che posso usare diverse sfumature e tonalità per rendere meglio ciò che leggo e trasmettere le emozioni. La mia voce ora è meno piatta e ho sperimentato con piacere l’uso del registro comico.

  7. Ti sei accorto/a che agli altri piaceva sentirti leggere?
    Si, è stata una piacevole sorpresa – e ho apprezzato molto l’ atteggiamento di chi mi ascoltava

  8. Hai ascoltato con più gusto/attenzione, le letture degli altri?
    Con molto più gusto e attenzione, con interesse e meraviglia per i modi infiniti di leggere un testo, confrontando il mio modo di leggere con quello di chi ascoltavo e imparando molto. Si, con molto interesse e ho scoperto diversi modi di lettura che mi hanno trasmesso grandi emozioni. Via via che il laboratorio si sviluppava sempre di più, specie con le letture dei testi scritti dalle altre

  9. Hai compreso meglio i contenuti di ciò che hai letto ad alta voce?
    Si, è come se ogni volta il testo prendesse vita, come le immagini di un film. Leggere a voce alta ha migliorato la mia attenzione. Era un espediente che già usavo con testi particolarmente complessi

  10. Hai assaporato meglio i contenuti di ciò che altri hanno letto ad alta voce?
    Si (risposta unanime)

  11. Ti sei stupito/a della tua capacità di far vivere/interpretare il testo letto ad alta voce?
    Si e mi sono divertita molto. È stata una scoperta. In alcuni casi si, quando venivano proposte delle particolari tecniche di lettura animata

  12. Hai preso nuove abitudini di lettura ad alta voce con amici / familiari?
    Non ancora, ma mi piacerebbe farlo (risposta prevalente)

  13. Cosa è successo quando hai iniziato a inventare storie, ti ha stimolato una lettura più intensa?
    Anche questa è stata una scoperta. Oltre ad aver stimolato una lettura più intensa, nel senso che cerco di scoprire quale può essere stato il processo creativo dell’autore, mi ha fatto scoprire il piacere di inventare storie e il desiderio di continuare a farlo. Si, mi ha stimolato una lettura più intensa e mi ha divertito molto. In quel caso più che sulla lettura l’attenzione era molto concentrata sulla scrittura. Quel tipo di attenzione ha sicuramente prodotto un’intensità maggiore anche nella lettura. Questo almeno ho percepito ascoltando i racconti delle altre

  14. E nella registrazione e nel riascoltare la tua voce?
    Mi piace molto registrarmi e anche riascoltarmi, superato il primo impatto di estraneità della voce registrata, è stato un esercizio utilissimo, un altro modo di guardarsi e scoprire cose di sé sconosciute, un viaggio dentro se stessi attraverso l’espressione della voce. All’inizio non riconoscevo la mia voce. Mi è stato utilissimo per correggere la dizione e l’espressione nella lettura. La mia voce registrata continua a non soddisfarmi mai. Non mi ci riconosco

  15. Potresti indicare con semplici parole due scale di emozioni provate nella lettura ad alta voce durante il laboratorio, una per il primo periodo e una per l’ultimo?
    All’inizio c’è stato un po’ di imbarazzo e di timidezza, nella seconda parte divertimento, voglia di provare e di mettersi in gioco. Nel primo periodo c’era molto la curiosità di capire dove saremmo andati a parare e molto “tâtonnement”, assaggiarsi reciprocamente, mi sembra da entrambe le parti, conduttori / partecipanti. Nella seconda fase ho sentito il senso della sfida, la richiesta di superare un po’i propri limiti e la soddisfazione di esserci riuscite anche grazie all’affettività e al senso di gruppo che si era creato

  16. Le letture in diretta facebook ti hanno messo di fronte a …? racconta …
    Mi hanno messo di fronte al pubblico, anche se virtuale e quindi all’emozione e alla tensione di uno spettacolo,alla paura di sbagliare e di non piacere – Purtroppo non ho potuto partecipare. Il fatto di essere comunque a distanza non ha fatto percepire molto il pubblico. In realtà non sapevamo neppure se ci fosse veramente qualcuno che ci stesse ascoltando o in quanti fossero. Niente adrenalina da andata in scena

  17. Cosa ti ha stupito in questo percorso. Di te? Degli altri?
    Quello che mi ha stupito di più è stata la leggerezza, sembrava che non stessimo facendo niente … e invece è stato un percorso molto profondo – L’empatia che si è creata – Riuscire ad essere così “intimi” con degli sconosciuti

  18. Cosa non ti aspettavi di fare nel laboratorio?
    Non mi aspettavo di fare l’animazione del racconto, sembrava molto complicato farla online. Pensavo che si trattasse soltanto di leggere ad alta voce, quindi mi hanno stupito gli esercizi sulla voce e l’animazione delle storie. La narrazione autobiografica

  19. Come non ti aspettavi di reagire alle proposte dei conduttori del laboratorio?
    All’inizio c’era sempre un attimo di perplessità, ma non mi aspettavo di rispondere con tanto entusiasmo e sopratutto con tanta voglia di provare e di sperimentare. Non mi aspettavo di provare tanto entusiasmo. È diventato un appuntamento che aspettavo con ansia

  20. Ti sei sentita attiva, partecipe e accolta, durante il laboratorio?
    Si, molto! (Risposta unanime)

  21. Ritieni che la forma -laboratorio adottata fosse adeguata alle circostanze (periodo di pandemia)?
    Penso di si, ma soprattutto non mi aspettavo che funzionasse tanto. Si, trovo che sia stato assolutamente adeguato. Azzeccata ed efficace

  22. Ci sono state esperienze che avresti voluto sviluppare di più?
    Credo che mi sarebbe piaciuto approfondire un pò tutto, dalle sperimentazioni e “giochetti” con la voce, all’invenzione di racconti e soprattutto all’animazione del racconto. L’invenzione delle storie. Forse quella del rapporto fra lettura e musicalità. Dopo alcuni esercizi di lettura a ritmi e registri musicali diversi è rimasta un po’ per aria la ricaduta effettiva, la concreta applicabilità

  23. Hai preso appunti delle pratiche realizzate durante il percorso?
    Qualcosa si, ma non tutto. I messaggi del gruppo whatsapp fanno da diario del percorso

  24. Nell’esperienza del Laboratorio ritieni di esserti messa in gioco, poco, molto o …?
    Mi sembra di essermi messa in gioco molto. Si era creato, nonostante la non-presenza, un clima molto protettivo e accogliente in cui il desiderio di scambio e comunicazione era forte. Probabilmente era proprio il fatto che si era a distanza, e quindi tutta quella parte della comunicazione non verbale data dalla presenza fisica non c’era, che ha aumentato la disponibilità e l’intenzione a “farsi vedere”. Si, mi sono messa molto in gioco perché ho superato in maniera inaspettata limiti dovuti alla timidezza e alla paura del giudizio. Si, ho “giocato” parecchio

  25. Parlando del tema di partenza: “5 sensi + 1, la propriocezione” Cosa hai scoperto nei brani che hai scelto di registrare?
    Ho scoperto che tutto parla dei o con i cinque sensi, e che la propriocezione non è altro che la consapevolezza di sé, di dove si è in quel momento, di quello che si fa, di quello che si dice, di quello che si tocca, di quello che si gusta, di quello che si sente. Ogni storia, ogni brano è fatto dai cinque sensi + 1. Innanzitutto ho scoperto la ” propriocezione” che non conoscevo. Mi ha poi stupito ritrovare i cinque sensi in tantissimi libri che avevo già letto senza fare attenzione a questo aspetto. E poi che ci sono dei testi che hai dentro, anche se ti sembra di non ricordarli. Basta uno stimolo, un piccolo gancio e vengono a galla

  26. Come hai organizzato la ricerca dei brani/libri sul tema? In realtà non l’ho organizzata, nel senso che andavo un po’ a memoria, un po’ su testi suggeriti dagli altri e che conoscevo ,un po’ dalle letture che avevo in corso – Ho cercato in libri già letti che mi sembravano attinenti – Sono andata a colpo sicuro nei libri che mi erano venuti in mente appena ci è stata fatta la proposta.

  27. A quale biblioteca/libreria hai fatto maggiormente riferimento?
    Alla mia libreria di casa (Risposta prevalente)

  28. Cosa hai incontrato, scoperto, nelle voci degli altri?
    Essendo un laboratorio online, ho scoperto che la voce era la parte più importante: se l’audio non funzionava si stava praticamente fuori!
    Ho scoperto che la voce, quando tutto il resto tace o è sfocato e distante, esprime e dice tutto di noi.
    Ho scoperto che la voce incrinata, rauca, timida esprime difficoltà profonde, incertezze strutturate.
    Ho scoperto che la voce è più sincera delle nostre parole, che esprime non solo sentimenti e/o emozioni, ma lati del carattere, aspetti della nostra personalità.
    Ho scoperto che le voci possono avere mille sfumature, che si può dare alla voce tante diverse inflessioni per trasmettere a chi ascolta sentimenti ed emozioni;
    … che la voce può essere usata come una matita per disegnare personaggi e paesaggi.

DIARI di viaggio
scritti e/o audio registrati da alcune partecipanti al laboratorio

In realtá, dopo moltissimi anni come attrice, ho imparato a riconoscere la mia voce, ad ascoltarmi a giocarci, a sperimentare varie tonalitá, modulazioni, intensitá, variazioni.. ma questo non toglie la gioia e l’interesse di aver partecipato al “Libro Abitato”. Ho avuto la possibilitá di riscattare e riscoprire si, alcune particolaritá dimenticate che, solo attraverso la dinamica del gioco della ricerca della provocazione, sono riapparse. Sempre con immenso piacere ho aspettato il nostro incontro del lunedí. La costruzione e la dinamica del “Libro abitato” mi ha fatto rivivere momenti ludici e gioiosi. Ha provocato e stimolato nuove sfide alla mia voce. Infine, spero si possa continuare a “giocare” in questa forma intelligente e “instigante” per potere approfondire le mie capacitá vocali attraverso questo incontro di gruppo “virtuale”, attraverso la rilettura e/o la curiositá di scoprire nuovi testi, nuovi racconti.. Tutto questo condotto magistralmente da Rossella Viti e Roberto Giannini. Grata, Paola Vellucci italiana che vive in Brasile da 40 anni.

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